MIGLIORARE IL BENESSERE DEI TUOI FIGLI SI PUÒ’, ED INCOMINCIA DALLE TUE SCELTE. PIANIFICHIAMO CON TE IL TUO RISPARMIO ENERGETICO

Politiche di sistema. Il Governo spinge sul risparmio energetico: dai sussidi alle soluzioni hi-tech ai premi fiscali «cedibili»

Bonus e tecnologie per la casa 4.0

Nell’immediato futuro le soluzioni intelligenti per gestire le abitazioni a distanza

Tecnologie e buon governo tentano la nuova grande alleanza. I bonus energetici hanno già fatto tanto per allenare le famiglie all’uso efficiente dell’energia, tagliando le bollette di luce e gas. E – certificano i migliori analisti – i sussidi fiscali non hanno comportato alcun salasso per le dissestate casse dello Stato. Anzi, dal 1998 al 2016 (parola del servizio studi della Camera dei deputati) si può stimare addirittura un saldo attivo di oltre 18 miliardi di euro per il sistema Paese, grazie ai benefici in termini di gettito fiscale e contributivo, al volano economico per le imprese e ai vantaggi energetici complessivi per la comunità.
Ora si tenta il nuovo decollo. Grazie appunto all’alleanza tra le nuove soluzioni tecnologiche e una legge di bilancio, quella in gestazione in questi giorni, che modernizza ed espande la disciplina degli incentivi. Con due novità di particolare rilevanza, frutto dell’esperienza e dei consigli dei manovratori. Prima novità: il nuovo regime comprende direttamente anche i lavori pro-efficienza eseguiti dal condominio e non solo dai singoli nuclei familiari. Seconda novità, caldeggiata direttamente dai “certificatori” dell’Enea: il bonus fiscale sarà cedibile, nel senso che coloro che non hanno la capienza fiscale per goderne in parte o in tutto potranno trasferirlo non solo alle imprese che eseguono i lavori ma anche ad altri soggetti.
Tutto ciò apre la strada a nuove soluzioni finanziarie, che potranno addirittura azzerare gli oneri di investimento a carico dei singoli e del condominio. In ogni caso il meccanismo di detrazione fiscale del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici è prorogato per cinque anni, dalla fine del 2017 al 2021 anche per gli interventi sulle parti comuni. Per gli interventi sull’intero involucro dell’edificio lo sgravio comprende tra l’altro il nuovo “sisma bonus” per la riqualificazione edilizia nelle zone più a rischio, e comunque sale per tutti al 70% della spesa se gli interventi hanno un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda, e al 75% se viene certificato il miglioramento della prestazione energetica sia invernale che estiva.
Tutto ciò si accompagna alla conferma dell’estensione di sussidi anche a tutti i micro-apparati e alle soluzioni tecnologiche in grado di contribuire all’uso più razionale intelligente dell’energia. È il caso dei cronotermostati digitali controllabili a distanza (anche con una app del telefonino) per i nostri sistemi di climatizzazione, magari accoppiati ai sistemi di allarme telematici di ultima generazione, anch’essi incentivati.
Un affare per tutti? Sì. Già oggi un uso consapevole delle funzioni di base già a nostra disposizione può consentire, nelle valutazioni degli esperti, un risparmio sulle bollette del 20-25%. Niente male se pensiamo che la spesa energetica delle famiglie supera in media i 1.600 euro l’anno. Con uno spazio enorme per ulteriori interventi, visto che nel dicembre dello scorso anno solo due famiglie su 10 avevano investito strutturalmente in interventi beneficiati dal bonus energetico, con una netta prevalenza del Nord rispetto al sud del nostro Paese.
E chi volesse sentirsi un po’ orgoglioso del contributo che tutto ciò può dare anche ai problemi ambientali sappia – come sottolinea uno studio del Politecnico di Milano promosso da Engie – che il settore residenziale pesa per il 29% del totale sul totale dei consumi di energia, e quindi sulle relative emissioni in atmosfera. Poco di meno dei trasporti (33%). Più di tutta l’industria (23%). Assai più del 13% del terziario e del 2% dell’agricoltura. Vero è che proprio il residenziale può vantare il contributo più rilevante dell’ultimo quinquennio alla razionalizzazione-riduzione dei consumi con relativi benefici ambientali, ma è anche vero che i margini di ulteriore miglioramento sono enormi: sostituendo nelle nostre case il 10% degli impianti energetici più vecchi e meno efficienti si otterrebbe – valutano gli esperti – una riduzione delle emissioni pari al blocco del traffico nelle grandi città per ben sei settimane…

DA FONTE “IL SOLE24ORE”