L’elettrico ridisegna l’estetica auto
L’auto elettrica del futuro sarà un brevetto cinese, con ingegneria tedesca, software californiano e design italiano. In pratica sarà l’altra Tesla.
Almeno questo è il progetto in cui si è imbarcata, da qualche mese, Zagato, storica azienda milanese attiva dal 1919 – 50 addetti e circa 10 milioni di fatturato – realizza il design e produce le carrozzerie delle auto più belle al mondo.
«La mobilità del futuro – ha spiegato il Ceo, Andrea Zagato, – sarà sempre più sostenibile ed efficiente. Grazie alla maturità delle tecnologie di stoccaggio dell’elettricità e di realizzazione dei motori, alla diffusione sempre più ampia delle fonti di energia rinnovabile e delle reti di distribuzione intelligenti, la mobilità elettrica può aiutarci a rispettare gli obiettivi posti dalla sfida climatica».
Non a caso, la e-mobility è protagonista anche del “Pacchetto europeo” di misure per la mobilità sostenibile che ha come obiettivo la decarbonizzazione del settore trasporti.
Secondo i dati del Politecnico di Milano, la diffusione di auto elettriche cresce rapidamente: nel 2016 sono state vendute nel mondo circa 800mila auto elettriche: +40% rispetto all’anno precedente.
Cresce soprattutto negli Stati Uniti e in Cina, che insieme a Norvegia e Olanda rappresentano circa il 70% delle vendite mondiali. Ed è significativo che la Tesla abbia da tempo superato in borsa la quotazione della General Motors e che l’India abbia annunciato che dal 2013 consentirà la vendita solo di auto elettriche. L’Italia non è ancora ai livelli del Nord Europa per infrastruttura di ricarica, ma è un gap superabile con strategie lungimiranti e politiche adeguate. E soprattutto sono tante le imprese della filiera automotive che hanno ormai puntato sull’elettrico. Come Zagato.
«In realtà – spiega Andrea Zagato – disegnare il “guscio” di un’auto elettrica non è come fare quello di una normale Aston Martin, Lamborghini, Ferrari o Rolls-Royce. L’elettrico fa venire meno alcuni componenti essenziale che si trovano, ad esempio, nelle auto tradizionali. In questo modo, anche il “guscio” si modifica e il design consente sperimentazioni nuove».
Zagato non opera, da sempre, con i marchi già citati, ma tutti i più grandi brand internazionali dell’auto si rivolgono a questo “laboratorio del lusso” per le proprie creazioni.
Nell’azienda si affiancano due attività: il design center che si occupa della progettazione e del design per le case automobilistiche (utilizzando soprattutto la fibra di caronio) e l’atelier dove si producono veicoli da collezione in edizione limitatissima (e dove si utilizzano maggiormente i materiali tradizionali come l’alluminio).
Ma per Zagato non c’è solo l’accordo per la realizzazione di una berlina elettrica per la startup cinese.
Questa grande tradizione oggi si innova incontrando l’elettrico e i nuovi materiali come il carbonio: per l’Università di Masdar a Dubai, Zagato ha disegnato navette elettriche senza conducente, ormai in opera da qualche anno.
DA FONTE: “IL SOLE24ORE”