COSA ASPETTI ? DIMINUISCI L’INQUINAMENTO E GODITI L’ARIA PULITA, ISTALLA UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO.

A Padova nei nuovi sviluppi priorità risparmio energetico

Pronti edifici a impatto zero che eliminano anche l’inquinamento delle automobili

Quattro o cinque cantieri all’anno, per un numero variabile di 15-30 alloggi per edificio. Un prodotto di nicchia, ad alto risparmio energetico, che grazie all’uso delle rinnovabili punta ad azzerare il costo degli impianti. Case in vendita ad una cifra che oscilla intorno ai 2.000-2.500 euro al mq. È questo il prodotto dell’impresa Furlan Costruzioni che a Padova si distingue in un contesto di crisi generale del mercato immobiliare. Dalle Residenze Lando in zona Forcellini alle Residenze Magnolia, Palermo e La Fonte in zona Sacra Famiglia, sono ormai una decina i complessi con il bollino “casa zero”: un marchio ideato dall’azienda guidata dai quattro fratelli Furlan che, sfruttando il Piano Casa, acquista aree dove c’è spesso una pre-esistenza da demolire e ricostruisce. Opta per l’impiego di pompe di calore evitando l’impianto a gas, azzera le emissioni di CO2 e limita al minimo i costi di raffrescamento e riscaldamento grazie all’installazione di impianti fotovoltaici.
Il 29 ottobre sarà inaugurata la Residenza Neruda «il primo intervento in Veneto – spiega l’ingegner Marco Furlan – che oltre ad essere ad impatto zero, sarà in grado di ridurre l’inquinamento atmosferico. Con le tecnologie utilizzate per la finitura esterna dell’edificio, comportandosi come un bosco di 3.500 mq, grazie alla luce del sole sarà in grado di eliminare l’inquinamento prodotto da ben 340 automobili». L’impresa segue tutto il processo in house, compresa la progettazione, e «per un appartamento di 85 mq – esemplifica l’ingegnere – si riescono a contenere i costi dell’elettricità e per l’acqua calda sanitaria sotto i 450 euro all’anno». Con quale ricetta? «Forti dei numerosi interventi abbiamo ottenuto importanti accordi commerciali con i fornitori e, ottimizzando il processo, migliorando la gestione in cantiere, riusciamo a ridurre del 35% i costi rispetto ad un competitor tradizionale».
A Padova non mancano gli edifici di grandi dimensioni da rigenerare, come l’ex sede Enel in via San Francesco, dove è prevista la riconversione in residenziale o alcuni immobili trasferiti dall’Agenzia del Demanio a Invimit e Cdp, o ancora altri che erano inseriti nel fondo Fip di Investire. Molte operazioni sono però ai blocchi di partenza come l’ex sede dell’Intendenza di Finanza in via San Biagio o la sede delle Poste Centrali in corso del Popolo dove in questo caso è in atto un contenzioso con il Comune per la non conformità del progetto. «Iniziative di grande respiro – commenta Luigi Ometto, presidente Ance Padova – con alloggi che potranno essere sul mercato a cifre dell’ordine dei 3.500-3.800 euro/mq. con picchi a 4.200 euro/mq».
Questa cifra record per Padova è quella che Alessandro Busca, amministatore di Immobiliare Metroquadro, segnala per gli alloggi migliori ricavati dalla rigenerazione dell’Antonianum, un nuovo complesso con 49 unità abitative, incastonato tra il Santo, Prato della Valle e l’Orto Botanico. L’ex collegio è stato il punto di riferimento per la vita socio-culturale della città universitaria ed è diventato un complesso con alloggi da 160 mq, in Classe B e soluzioni di domotica avanzata. Il progetto è degli architetti Claudio Rebeschini e Andrea Schiavon, l’impresa coinvolta è stata la Carron spa. «La commercializzazione dell’Antonianum è iniziata a marzo 2012 sulla carta, i primi inquilini sono entrati a novembre 2015 e ad oggi sono stati venduti 40 appartamenti. Chi acquista un alloggio all’Antonianum – spiega Busca – può contare su servizi di scurezza, su una palestra e una sala ricreativa ad uso dei condomini». Metroquadro, come advisor, è stato da poco incaricato anche da Cdp sgr per la vendita in esclusiva di un altro immobile a Padova, l’ex collegio Pratense (3.000 mq di superficie e un chiostro di altri 3.000 mq) che diventerà un immobile residenziale di pregio da valorizzare ricavando una quindicina di nuovi alloggi.
Sul fronte dell’edilizia pubblica il Comune guarda con interesse alla riqualificazione di due palazzine di epoca liberty da ristrutturare rigenerando un’area prossima alla stazione ferroviaria fortemente degradata. «Una delle due palazzine – spiega l’architetto Giorgio Strappazzon di Vs Associati, progettista anche dell’ampliamento dell’Orto Botanico – diventerà residenziale mentre la più grande si trasformerà in residence con miniappartamenti a destinazione turistica».
DA FONTE “IL SOLE24ORE”